🗺️ Associazione onData - Confini amministrativi italiani
Un numero speciale, una nuova applicazione
Ciao,
questo è un numero speciale della newsletter, dedicato a chi “fa cose” con i dati.
Stavolta infatti ti presentiamo e rilasciamo un'applicazione, per usare comodamente i dati geografici dei confini amministrativi italiani nel tuo prossimo progetto.
➡️ Si chiama "Confini amministrativi italiani" e l'ha realizzata Alessio Cimarelli, a cui va il nostro grazie.
🙏Se vuoi sostenerci, puoi farlo in questi modi.
Introduzione
I dati geografici dei confini amministrativi italiani sono una risorsa fondamentale per ogni mappa dell'Italia, ma finora era possibile ottenerli ed elaborarli solo manualmente, scaricando un file zip dal sito dell'Istat.
Questo progetto mette pubblicamente a disposizione lo storico di tutti questi dati mediante un'interfaccia moderna, standard e integrabile con qualsiasi applicazione.
Contesto
Questi dati sono rilasciati annualmente da Istat come dati aperti, nel solo formato ESRI Shapefile sotto forma di file zip da scaricare manualmente (disponibili tutti gli anni dal 2001 al 2024, più il 1991).
Questo approccio ha alcuni importanti limiti: non ne permette un uso automatico da parte di applicazioni terze, richiede una conversione di formato per costruire mappe interattive su web, non mette immediatamente a disposizione i dati locali (es. i comuni di una sola regione).
Cosa fa
Questa applicazione elabora i dati primari ufficiali, con uno script open source, che genera nuove risorse statiche messe a disposizione pubblicamente via Web API, secondo lo standard REST API, documentate da una specifica OpenAPI.
Nel dettaglio l'elaborazione uniforma la codifica dei caratteri a UTF-8, proietta le geometrie a WGS84 World, ne corregge una serie di errori, genera tutti i livelli amministrativi locali con tutte le sotto suddivisioni, converte gli shapefile in una dozzina di altri formati moderni (GeoPackage, GeoParquet, Geobuf, JSON, ecc.) e di uso comune (PNG, SVG, WEBP, ecc.).
È possibile accedere a tutto questo, definendo anche la data di rilascio dei dati - che come detto sopra va dal 2001 al 2024, più il 1991 - scegliendo la "forma geografica amministrativa" del territorio in un determinato periodo.
Inoltre i dati sono stati arricchiti con quelli provenienti da OntoPiA e da ANPR (per quanto riguarda i comuni).
A ogni risorsa, in base al dettaglio amministrativo di interesse (regioni, unità sovracomunali o comuni), in base alla data di rilascio, e in base al formato, è associato un URL.
La struttura tipo è (non è l’unica possibile):/{countryId}/{releaseId}/{division}/{territoryId}/{subDivision}.format
Quindi ad esempio per il file CSV, dei comuni del Piemonte (codice regionale Istat uguale a “1”), per il rilascio dati dell'anno 2023, il path relativo è /it/20230101/regioni/1/comuni.csv
. L'URL per “chiamarlo” è
https://www.confini-amministrativi.it/api/v2/it/20230101/regioni/1/comuni.csv
E così, anche l'accesso machine to machine è comodissimo. Nel video a seguire un esempio di lettura diretta dei dati con GDAL (un esempio di query SQL su una risorsa in formato GeoPackage
), con VisiData (la lettura diretta di un file CSV
) e DuckDB (abilitando l’estensione spaziale, una query sul formato GeoJSON
).
Come è stato fatto
Il progetto ha una lunga storia, ma la sua definizione nella sua forma attuale risale al 2019 nell'ambito dei lavori del Team per la Trasformazione Digitale (vedi discussione su Forum Italia).
È passato poi sotto l'ombrello dell'associazione OnData, ed è un piacere per noi rilasciare ufficialmente la sua versione 2.0 con l'interfaccia grafica di interrogazione e download mediante pagina web e l’API documentata e interrogabile.
Il codice sorgente è open source, pubblicato su GitHub.
Nota bene: è stata utilizzata la versione generalizzata meno dettagliata dei dati Istat. Lo abbiamo fatto per avere un’applicazione più “leggera”, e perché per i casi applicativi più tipici è più che sufficiente.
🏃♂️ Riflessioni finali
Questa applicazione è un bell’esempio di quello che può abilitare la pubblicazione e la disponibilità di dati aperti di interesse, e del valore del loro aggiornamento nel tempo.
Pensiamo debba e possa creare emulazione per le Pubbliche Amministrazioni e le organizzazioni che pubblicano dati: alzare l’asticella delle modalità in cui viene fatto.
E non serve tantissimo. Qui -semplificando un po’ - vengono esposti soltanto dei file statici, ma in modalità e formati standard e integrabili, accessibili da qualsiasi applicazione.
Qualche passo avanti ai classici download, decompressione, selezione del file e lancio di una query.
Applausi!
Complimenti e grazie ancora. Spero che il modello venga riciclato e ampliato da quante più entità possibili. Nel mio microcosmo già lo sto pubblicizzando tra alcune PA.