📣Associazione onData newsletter #4
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L'Istituto Superiore di Sanità rilascia dei nuovi dati: non sono però dati aperti e gli abbiamo scritto
L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato la serie storica (anni 2020 e 2021) dei dati che alimentano la dashboard denominata "Dati della Sorveglianza integrata COVID-19 in Italia".
Prima pubblicava soltanto il dato giornaliero e siamo contenti di averli stimolati a mettere online la serie.
Gli abbiamo scritto per chiedergli di associargli però una licenza aperta: al momento è la CC BY-NC-SA 2.5, che non è una licenza open data. Nelle Linee guida per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico si legge infatti:
tutte le licenze che non consentono lavori derivati, anche per finalità commerciali, i.e., licenze che riportano chiaramente clausole Non Commercial - NC e/o Non Derivative ND e/o [...] non possono essere ritenute valide per identificare dataset aperti
Oltre a questo punto importante sia formalmente che sostanzialmente, gli abbiamo inviato un paio di note sui dati, in merito a quelle che ci sembrano brutture e/o errori (di semplice soluzione).
Ci hanno già risposto con una nota di presa in carico e siamo confidenti di avere presto un riscontro sui vari punti.
Su Nessun Dogma un articolo su Pubbliche Amministrazioni e diffusione dei dati
Nessun Dogma è una rivista liberamente scaricabile, sotto licenza Creative Commons BY-SA-4.0. Nel numero 3/2021 Loris Tissino intervista Giorgia Lodi💜 e la nostra Paola Chiara Masuzzo💗, per capire a che punto siamo, in Italia, sui dati aperti, e quanto impattano e quanto dovrebbero impattare sul quotidiano.
L'intervista inizia dalla citazione della campagna #datiBeneComune e non è un caso: Giorgia è stata tra le persone che ha lanciato la campagna e l'incontro con Loris nasce proprio nello sviluppo di questa. Uno degli elementi più interessanti di #datiBeneComune è quello di aver dato (e di dare) la possibilità di fare incontrare persone anche al di fuori delle proprie "bolle" lavorative e sociali. Questa bell'intervista ne è una piccola prova.
Giorgia inizia subito con una frase netta:
Anni di linee guida, leggi e raccomandazioni di task force, nate proprio per utilizzare i dati per combattere la pandemia, totalmente ignorati. Bisognava alzare la voce e dare il segnale che così non funziona.
Paola nel finale dà un po' di speranza sul rilascio di dati importanti, che non sono ancora un bene comune. E invita anche tutte/i a impegnarsi per il rispetto di queste libertà "nuove" (cit.):
Prima o poi, succederà. Dobbiamo continuare a parlarne, a insistere, a rendere il problema noto, e a continuare a presentare alla comunità esempi virtuosi. In una parola: dobbiamo continuare a disturbare.
La rivista è ricca di altri articoli. Su uno dei temi trattati, quello sulle interruzioni di gravidanza, stiamo lavorando in termini di rilascio di dati (stay tuned).
La potete leggere nei formati: PDF, EPUB e MOBI.
A proposito dei dati aperti sulle prove INVALSI
Nel precedente numero della nostra newsletter vi avevamo raccontato dei risultati delle più recenti prove INVALSI e di come non fossero disponibili come dati aperti.
L'"Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione" è nella nostra esperienza un interlocutore attento e in ascolto. E l'ha confermato anche questa volta, rispondendoci rispondendo prontamente all'email che abbiamo inviato:
la nostra richiesta di pubblicazione dei dati relativi alle prove in formato aperto, machine readable e disaggregati rappresenta un loro obiettivo;
prevedono che i dati in questione verranno resi disponibili per ottobre 2021;
ci segnaleranno tempestivamente la loro pubblicazione.
Il manuale dell'epidemiologo che vuole usare R
R è un ambiente di sviluppo e un linguaggio di programmazione per l'analisi dei dati. Un gruppo di lavoro ha creato da alcuni mesi un manuale prezioso per chi vuole imparare a usarlo facendo epidemiologia applicata.
Il pubblico potenziale è ampio. Può essere utilizzato da persone che non conoscono R e anche da utenti esperti in cerca di best practice e suggerimenti: l'approccio è quello di fornire una spiegazione testuale sufficiente per consentire anche (quasi) a un neofita, di usare il codice presente per sviluppare i vari esempi.
Quando si fa epidemiologia applicata bisogna acquisire moltissimi elementi di base per la lettura, trasformazione e analisi di dati. Questa è una buona occasione per apprenderli on the job.


Sviluppare politiche sui dati aperti della scuola
Il rilascio di dati aperti sulla scuola è un'esigenza e un'opportunità globale. Poter osservare e studiare come funziona uno dei luoghi in cui viene generato il futuro, fornisce ai cittadini uno strumento per esercitare il controllo sociale sull'uso delle risorse pubbliche, aiutandoli così a far valere i propri diritti; aiuta i decisori, i pianificatori, ecc. a prendere decisioni informate.
L'UNESCO ha rilasciato un breve documento a tema basato su otto principi chiave: tra questi, considerare i dati aperti sulla scuola come un bene comune, dare priorità a quei dati che possono attivare dei cambiamenti positivi o che consentono di affrontare in anticipo rischi etici.


EU Open Data Days: dal 23 al 25 novembre un importante evento sui dati aperti
A fine novembre del 2021 ci sarà l'evento "EU Open Data Days - Shaping our future with open data".
Sarà diviso in due parti:
due giorni - il 23 e 24 - di conferenza su dati aperti e visualizzazione dei dati nel contesto della Pubblica Amministrazione;
un giorno di hackathon - il 25 - per sviluppare il potenziale degli open data, a partire da competenza, talento e creatività, delle persone partecipanti.
Tanti interventi di grande interesse previsti come quello di Jon Schwabish ("Applying diverse, equitable and inclusive awarenessin data visualisation") o quello di Alberto Cairo ("Data visualisation is great but data explanation is better!")
Sarà un evento online ed è necessario registrarsi.

Unione Europea: il recepimento della direttiva open data e la consultazione sul Data Act
La direttiva EU relativa all'apertura dei dati e al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico dovrà essere recepita a breve anche in Italia. Morena Ragone (grazie) ci ha segnalato la scheda (e lo schema) del decreto legislativo di recepimento, presente sul sito della Camera dei deputati.
Il 3 settembre 2021 - a brevissimo - scade la consultazione pubblica sul Data Act dell'Unione Europea. Questa iniziativa legislativa mira a creare un'economia dei dati equa, che garantisca l'accesso e l'uso dei dati per scopi legittimi, anche in situazioni business-to-business e business-to-government.


Data Talks: Women in 'Data Aperti'
Il team dello European Data Portal e del Support Centre for Data Sharing ha organizzato una discussione con tre donne che lavorano con i dati aperti, tre brave professioniste, tre persone che ci piacciono e con cui parliamo spesso: Francesca De Chiara, Giorgia Lodi e Maria Claudia Bodino. Cosa fanno con i dati aperti, quali le interconnessioni nelle comunità open data in Italia, quali le sfide del settore, quali gli stakeholder e con che ruolo?
Su "Io Riparto" si parla di #datiBeneComune
"Io Riparto" è un'associazione che supporta la diffusione delle competenze digitali affinché siano una leva fondamentale per lo sviluppo economico, culturale e sociale del Paese.
Ha organizzato l'evento E-Rinascimento, distribuito in più eventi in live streaming e in quello di fine luglio è stato intervistato Andrea Borruso, a cui è stato chiesto cosa è #datiBeneComune.
Open Data nel mondo: uno sguardo sull'Ecuador
I dati aperti si usano in tantissimi luoghi del mondo, con protagoniste/i, azioni, maturità ed esiti molto diversi.
Ad esempio nella Repubblica dell'Ecuador è stato annunciato da pochissimo l'aggiornamento del Portale Open Data, come obiettivo del loro "Open Government Action Plan 2019-2022". La costruzione del Portale è stato un processo di co-creazione, in cui sono intervenuti attori pubblici e privati, attraverso workshop faccia a faccia in varie città del Paese, al fine di definire gli obiettivi e i requisiti della piattaforma. Sarà online i primi di settembre 2021.
E ci sono realtà interessanti come la "Fundación Datalat", che sviluppa progetti e soluzioni collaborative che promuovono una cultura dei dati e della tecnologia digitale, per l'impatto sociale e lo sviluppo sostenibile. Li abbiamo scoperti "cadendo dentro" la sezione del loro sito denominata "ABC dei dati aperti", che ha l'obiettivo di fornire le basi di conoscenza sul tema, in modo semplice e chiaro, con video, testi e raccolta di risorse. Questo spazio del sito, così come quello dedicato ai loro progetti in corso e/o alla loro comunità, contengono tanti spunti utili per tutti quelli interessati a questi temi.
Un'altra esperienza che vogliamo sottolineare è quella di ReAL, la Rete Latino Americana anticorruzione, che monitora dal 2020 gli standard di trasparenza e prevenzione dei conflitti di interesse durante la pandemia, producendo avvisi e rendendo più visibili le buone pratiche. Per farlo utilizza i dati aperti sugli appalti pubblici. Molto bello il 📺 video di sintesi che fa il punto su pandemia e trasparenza nel paese (sul canale YouTube ci sono anche quelli di altri paese sudamericani).
In ultimo aggiungiamo - ci sembra interessante la modalità - il podcast con l'intervista al Sottosegretario alla Pubblica Amministrazione della Presidenza dell'Ecuador, a cui viene chiesto cosa sono gli open data e qual è l'importanza di rafforzare la trasparenza nel Paese.
Open data e intelligenza artificiale, strumenti per la parità di genere
Nel settembre del 2020 è stato pubblicato un documento a tema, che magari vi è sfuggito (come a noi) e che è degno di attenzione.
"Open Data and Artificial Intelligence, Tools for Gender Equality" consente ai lettori di calibrare il concetto di uguaglianza di genere, con una visione attuale, corale e critica della reale influenza delle nuove tecnologie nelle nostre società, e in particolare nelle politiche che vogliono tenere conto di una prospettiva di genere.
È la settima pubblicazione del Segretariato per la trasparenza e il governo aperto del Governo della Catalogna.
Tra le persone intervistate, Lidia Arroyo, che sottolinea la necessità di spingere per la disaggregazione dei dati per sesso e contare su indicatori standardizzati con una prospettiva di genere, al fine di attuare politiche pubbliche corrette:
Dobbiamo capire quali dati abbiamo per valutare le implicazioni dell'attuazione delle politiche di genere. Non si tratta di favorire le donne ma di anticipare quale effetto avranno queste politiche sulla disuguaglianza.
Questa pubblicazione è stato coordinata dall'organizzazione di giornaliste donne Storydata, ed è disponibile in inglese, catalano e spagnolo.
Misurare la povertà in modo multidimensionale
Le misure tradizionali della povertà si basano sul reddito o sulla spesa, in base a una soglia minima richiesta per acquistare un paniere di beni e servizi essenziali. Tuttavia, aspetti importanti del benessere non emergono da questo tipo analisi.
Le misure multidimensionali sulla povertà cercano di colmare questa lacuna e sono state adottate come indicatore ufficiale per l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs). Una caratteristica particolare di questo indicatore - lo SDG 1.2.2 - rispetto ad altri, è che non è richiesta una metodologia globale e quindi ci si aspetta che ogni paese definisca la propria misura nazionale della povertà multidimensionale. UNICEF e Banca Mondiale hanno prodotto insieme un documento per offrire una tabella di marcia per i governi che cercano di progettare e adottare questa misura multidimensionale della povertà. Attraverso esempi reali, il documento mette in evidenza molti possibili esiti del processo decisionale necessario per adottare una misura efficace della povertà multidimensionale.


Una mini guida per chi si scoraggia un po' a raccogliere dati
Alle volte è dura iniziare a raccogliere dei dati su un tema; ed è ancora più complesso progettarlo e pianificarlo.
Open Research Europe, un'iniziativa dell'Unione Europea, ha prodotto una pagina guida con alcuni preziosi ed essenziali elementi per partire bene, come ad esempio:
garantire la riproducibilità;
collaborare per la raccolta;
massimizzarne il riutilizzo.
Strumenti/risorse
In questo numero abbiamo deciso di inserire un elenco puntato di risorse e strumenti a tema dati. Vista la ricchezza di produzione in questo contesto, è possibile che diventerà una rubrica fissa.
🗺 prettymaps per generare mappe belle e sfiziose (esempio 1, 2, 3) a partire da dati OpenStreetMap (grazie Maurizio Napolitano);
🧮 il Wikidata Query Builder una nuova interfaccia visuale e semplice per interrogare i dati contenuti in Wikidata (qui un esempio d'uso), senza conoscere il linguaggio nativo di interrogazione. È semplice e anche limitata, ma è un ottimo modo per esplorare questo enorme patrimonio informativo e trovare lo stimolo per imparare a creare query SPARQL;
💻 folding@home, un progetto di calcolo distribuito volto ad aiutare le/gli scienziate/i per comprendere meglio la SARS-CoV-2/COVID-19 e sviluppare nuove terapie. In altre parole il tuo PC diventerà un piccolo pezzo di un grande computer globale, utile a fare ricerca. Alcuni dei dati di output sono disponibili qui;
🔥il Global Fire Assimilation System (GFAS) sfrutta le osservazioni da satellite della potenza radiativa del fuoco per produrre stime giornaliere delle emissioni di combustione della biomassa. I dati sono disponibili a livello globale su una griglia con risoluzione orizzontale di 0,1 gradi, dal 2003 ad oggi;
📊 Demography of Europe, una nuova pubblicazione interattiva prodotta da Eurostat, che mira a far conoscere a un pubblico più ampio alcune informazioni sulla demografia in Europa, fornendo visualizzazioni e funzionalità per aiutare gli/le utenti non specializzate/i a vedere ciò che le statistiche europee ufficiali possono dirci su come la popolazione si sta sviluppando/evolvendo;
🌳 il dataset degli alberi di Parigi, con più di 200.000 elementi, le informazioni sulla specie, la cultivar, la circonferenza, l'altezza, la fase di sviluppo. E chi osserva la città può valutare le variazioni numeriche nel tempo, così come le scelte ambientali;
⌨ Digital Response to COVID-19, in sito della Unione Europea che dà accesso a un ampio elenco di risorse che include software open source, siti Web, piattaforme, banche dati, utili per le amministrazioni pubbliche, le imprese e i cittadini che affrontano la crisi pandemica in corso. Nell'elenco puoi proporre di aggiungere la tua iniziativa digitale;
📖 la documentazione delle API per avere informazioni su opere d'arte, luoghi della cultura e altre informazioni, del dataset open data dei Beni Culturali, a cura di Developers Italia;
🧮 il dataset del Comune di Firenze sulle Lapidi della Resistenza, che "contiene elementi puntuali che georeferenziano su mappa le memorie di pietra che ricordano e commemorano fatti e persone della Resistenza, dell'antifascismo pre-resistenziale, della deportazione, degli eserciti alleati, della distruzione della guerra sul territorio comunale fiorentino";
🌍 l'iniziativa "Africa Open DEAL" ha reso l'Africa il primo continente a completare una raccolta di dati digitali accurati, completi e armonizzati sull'uso del suolo e sui suoi cambiamenti.
Una petizione a cui teniamo
La nostra Donata Columbro 🙏 ha lanciato una petizione per chiedere l'asilo politico per tutte le afghane e gli afghani che sono in Europa. Ci sono migliaia di persone afghane ancora in Europa che hanno bisogno di protezione.
Firmando questa petizione - che ha già raccolto quasi 40.000 firme - chiederai al Ministro degli Esteri italiano di impegnarsi in tal senso, attivando ad esempio la “protezione temporanea”, che prevede il rilascio di un permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari.

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