📣 Associazione onData - Newsletter #6
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I contenuti del sito dell'Istituto Superiore di Sanità sono finalmente un bene comune
Poco meno di un anno fa, a dicembre del 2020, con #datiBeneComune avevamo chiesto all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) di cambiare la licenza dei contenuti del suo sito, perché non consentiva di analizzarli e pubblicare nuove elaborazioni basate su essi. Era paradossale perché ISS è il principale centro di ricerca, controllo e consulenza tecnico-scientifica in materia di sanità pubblica in Italia.
🥇Da qualche settimana non è più così!! Grazie anche a #datiBeneComune, è stata applicata la licenza CC BY 4.0, che è una licenza aperta, che fa diventare i dati, le tabelle, i documenti, ecc., pubblicati sul sito di ISS un bene comune.
Per arrivare a questo risultato, abbiamo utilizzato volta questi "strumenti":
attivare il dialogo tra le parti;
la PEC;
le segnalazioni al Difensore Civico per il Digitale di AgID;
la pazienza, la cura e il rispetto;
e ultimo - ma primo - partire da diritti, da elementi propedeutici previsti da linee guida e norme nazionali ed europee sulla valorizzazione del patrimonio informativo del settore pubblico.
È stato ovviamente essenziale l'ascolto che l'ISS ha dato a queste istanze, cosa di cui non possiamo che rallegrarci.
Il Servizio Statistico di INVALSI ha aggiornato i dati sulle prove
A luglio del 2021 abbiamo scritto a INVALSI, per chiedere di pubblicare dati machine readable e aggiornati sulle omonime prove. Ne hanno parlato qui Paola Masuzzo e Damiano Bacci.
🥇Il Servizio Statistico aveva risposto subito alla nostra richiesta, dicendoci che avrebbe pubblicato i dati a inizio ottobre. Così è stato!
Vogliamo sottolineare la gentilezza e le modalità di dialogo che il Servizio ha avuto con noi. Non è cosa così scontata, e ringraziamo le persone con cui abbiamo interloquito.
È interessante inoltre notare come una nostra richiesta - quella di rendere disponibili i dati che alimentano una dashboard, ma non pubblicati - sia diventata una nota del loro sito.
Per accedere a questi dati c'è da aprire la home del Servizio Statistico di INVALSI e poi sulla colonna di sinistra fare click su "Open Data territoriali".
I dati aperti del sito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono pubblicati con poca cura e qualità
Italiadomani è il sito del Governo Italiano dedicato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Contiene una sezione "Documenti", con una sotto sezione denominata "Open Data".
Li abbiamo analizzati e ci sono diverse criticità:
non sono dati aperti, perché la licenza non consente di farne uso;
non c’è una sezione di “contatto”;
ma soprattutto c'è pochissima cura nella pubblicazione dei dati.
Come ha sottolineato Patrizia Saggini, per questi dati, per un progetto dal così grande impatto sulla vita di tutte/i:
La loro conoscenza è un diritto, e la cura nella pubblicazione è una forma di rispetto e condivisione
Sul sito di #datiBeneComune abbiamo scritto un lungo post che analizza questi dati nel dettaglio. La gran parte delle problematicità si risolve in poco tempo, ma tutto è ancora fermo nello stato in cui era alla data di pubblicazione del post (22 ottobre 2021).
Anche OpenPolis ha scritto un articolo a tema, che purtroppo ribadisce quanto sia del tutto inadeguato quanto fatto ad oggi sui dati aperti pubblicati sul sito del PNRR.
Questa nota di Matteo Brunati (grazie) coglie bene l'ispirazione principale dell'articolo: descrivere degli errori "tecnici", in modo che possano essere compresi anche dai/dalle non addetti/e ai lavori, quanto siano una barriera all'uso efficace di queste informazioni.
Premio OpenGovChampion 2021: la Champion è #datiBeneComune
Il premio OpenGov Champion è un’iniziativa organizzata e promossa dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito della partecipazione italiana all’Open Government Partnership (OGP), per riconoscere, valorizzare e premiare le prassi più virtuose ispirate alla trasparenza amministrativa, open data, partecipazione, accountability, cittadinanza e competenze digitali.
Nella sezione del premio dedicata alle Organizzazioni della Società Civile del 2021, queste le 4 candidature:
#datiBeneComune, rappresentata da Andrea Borruso di onData (qui le slide della presentazione da 5 minuti);
Ripartenza a porte aperte di OpenGovForum, rappresentata da Leonardo Ferrante del Gruppo Abele;
Manifesto 2Si’ – Sostenibilità, Innovazione & Social Innovation, rappresentata da Sergio Farruggia di Stati Generali dell’Innovazione;
Bandi Covid, rappresentata da Vincenzo Smaldore di Fondazione Openpolis.
Per tutte/i le persone, organizzazioni, centri di ricerca, aziende, giornali, ecc.. che hanno aderito alla campagna è stato un piacere ricevere il premio, perché #datiBeneComune:
è un "luogo" dove si sono incontrate e si incontrano (a volte) per la prima volta idee, istanze, persone;
dialoga con la politica, con disponibilità, ascolto e impegno;
produce esiti, che alimentano la voglia di partecipazione e fanno crescere le/gli aderenti;
fa cultura.
🙏 Grazie ad aderenti e firmatari/ie e un grazie speciale a Sara, Susanna, Davide, Nelson, Damiano, Elisa, Paola, Lorenzo e Andrea.
Se anche il Senato pubblica PDF non accessibili ...
A inizio settembre 2021 alcuni di noi cercavano aggiornamenti sul sito del Senato, sul recepimento in Italia della normativa europea sui dati aperti. In quei giorni la pagina era così (è la copia su web archive), ed era disponibile soltanto il documento in PDF "Atto del Governo sottoposto a parere parlamentare N. 284".
Questo documento è ancora presente - oggi insieme a tanti altri - sulla pagina corrente, con una caratteristica che ci ha colpito: le pagine sono delle immagini, non sono testuali. Così è poco utilizzabile/leggibile da chiunque, perché contiene delle barriere di accessibilità/fruibilità.
Il sito del Senato ha tante caratteristiche di valore ed è tra i primi in cui sono state introdotte modalità di fruizione efficienti e allo stato dell'arte. Ma se in uno spazio così importante vengono pubblicati anche dei "PDF immagine" (a inizio settembre fra l'altro era il "solo" documento disponibile in quella pagina), è più difficile per tutte/i fare richieste ad altre Pubbliche Amministrazioni, magari piccole, perché rispettino le norme sul diritto di accesso alle informazioni e sull'accessibilità.
Abbiamo fatto ancora una volta una segnalazione al Difensore Civico per il Digitale di AgID (Agenzia per l'Italia digitale), che ci ha risposto subito: ha riscontrato che quanto segnalato fosse reale e ha trasmesso la pratica al Direttore Generale dell’Agenzia.
Al fine di accertare la non manifesta infondatezza o meno della segnalazione sono stati effettuati approfondimenti istruttori a seguito dei quali si ritiene che la Segnalazione in oggetto non sia manifestamente infondata e, come stabilito dal sopra richiamato art. 17, co. 1 quater del C.A.D., detta Segnalazione è stata trasmessa al Direttore Generale dell’Agenzia per l’esercizio dei poteri di cui all’articolo 18-bis del C.A.D., con conclusione del relativo procedimento avviato presso il Difensore per il digitale.
Rimaniamo in attesa del direttore di AgID.
Promuovere percorsi didattici ed esperienze di Data Literacy nelle università e nelle imprese: il progetto DATALIT
DATALIT (Data Literacy at the interface of higher education and business) è un progetto di Knowledge Alliances for higher education finanziato dalla comunità europea nell’ambito della call “Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche”. Il progetto coinvolge 14 partner da sei diversi paesi europei (maggiori dettagli qui), ed è coordinato dal "nostro" Davide Taibi, ricercatore dell’Istituto per le Tecnologie Didattiche del Consiglio Naziona delle Ricerche.
In DATALIT vengono identificati e sviluppati approcci innovativi di insegnamento e apprendimento con lo scopo di promuovere la data literacy come strumento per favorire il dialogo tra impresa e mondo accademico, e consentire agli studenti di raggiungere un livello adeguato di conoscenza dei dati da utilizzare e applicare in modo appropriato durante la loro vita personale e professionale. Il progetto pone particolare attenzione anche al tema della certificazione delle competenze, andando a definire programmi e un framework delle competenze specificamente sviluppati per la data literacy, da utilizzare per la validazione delle competenze acquisite nel settore.
I risultati del progetto sono stati presentati nell’ambito dell’iniziativa #ErasmusDays2021 in una tavola rotonda a cui hanno partecipato rappresentanti del mondo accademico, delle imprese e anche studenti che hanno implementato l’approccio sviluppato nel progetto in contesti reali. L’evento si è svolto online il 15 ottobre 2021, la registrazione è disponibile qui.
I diritti al tempo della pandemia
Nel 2020 abbiamo avuto il privilegio di diventare partner del Rapporto sullo stato dei diritti in Italia - un progetto di "A Buon Diritto" - per contribuire al lancio della nuova versione del Rapporto.
È stato rinnovato nei contenuti da pochissimo e lanciato il 13 ottobre 2021. Nell’aggiornamento, i 18 ricercatori e ricercatrici che l'hanno redatto, si sono concentrati sull'impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto sui diritti in Italia. Enormi sono state infatti le conseguenze del virus in tutti i settori della vita quotidiana e nella sfera dei diritti, con ripercussioni tangibili e severe in ambito sociale, educativo, economico, lavorativo.
Le Residenze socio assistenziali (Rsa) sono state uno dei luoghi con il tasso di mortalità più elevato durante la pandemia, soprattutto per la popolazione anziana. L’incidenza del Covid-19 e delle misure di contenimento atte a contrastare la diffusione sono state maggiori nei confronti di tutti quei soggetti che, a vario titolo e in diversi contesti, erano e sono sottoposti a misure limitative della libertà personale. In agricoltura, come nel settore edile e in quello della cura e domestico, si è sentito il bisogno di assumere nuovi lavoratori stranieri e di contrastare il lavoro nero e l’invisibilità dei cittadini senza documenti; ma a fronte di una misura straordinaria di regolarizzazione del 2020, i risultati non sono per nulla buoni.
Su questi e altri aspetti, non ti resta che 👓 leggere il rapporto e guardare il 📺 video di presentazione.
I dati, bene comune. Pandemia, PNRR e le prossime sfide del Paese
Il 29 ottobre 2021 si è svolta presso il Senato della Repubblica, Sala Zuccari, Palazzo Giustiniani, l'evento dal titolo "I dati, bene comune. Pandemia, PNRR e le prossime sfide del Paese", organizzato dalla Senatrice Castellone del Movimento 5 Stelle.
È stato un convegno molto interessante, in termini di varietà e ricchezza di scaletta, in termini di stile e dominio di conoscenza, con interventi tutti volti a sottolineare il tema di fondo del titolo, con riflessioni, stimoli, report e analisi che ti daranno spesso una scossa.
#datiBeneComune non solo era presente come substrato tematico, ma è stata proprio uno degli interventi a scaletta. A rappresentarla Scienza in Rete - con Luca Carra (grazie mille) - che è stata tra le organizzazioni del piccolo nucleo iniziale di lancio dell'iniziativa. L'intervento tutto da vedere di Luca lo trovi qui.
📍 Abbiamo trascritto l'intervento della dottoressa Stefania Salmaso dell'Associazione Italiana Epidemiologia - "Dati trasparenti, accessibili per un’epidemiologia nazionale che sostenga le politiche sanitarie" - perché contiene dei passaggi cruciali sull'informazione e la sua gestione, sull'unidirezionalità della sorveglianza e sulla fragilità dei centri di produzione di conoscenze. Una delle sue note, legata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR):
se la digitalizzazione non è inserita in un'architettura informativa che generi cultura, saremo sopraffatti dai dati e non sapremo cosa farci
A seguire la scaletta completa dell'evento:
00:00:00 | Laura Margottini (Bureau of investigative journalism, Il Fatto Quotidiano)
00:00:14 | Saluti istituzionali. Pierpaolo Sileri (Sottosegretario di Stato alla Salute)
00:08:47 | Accesso ai dati. Salute, ricerca, democrazia, privacy. Giuseppe Pontrelli (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù)
00:24:14 | Scienza delle Previsioni e Decisioni. Francesco Sylos Labini (Centro Ricerche Enrico Fermi)
00:32:39 | Dati trasparenti, accessibili per un’epidemiologia nazionale che sostenga le politiche sanitarie. Stefania Salmaso (Associazione Italiana Epidemiologia)
00:52:16 | L’iniziativa #datiBeneComune. Luca Carra (Scienza in rete)
01:16:03 | Sorveglianza e ricerca epidemiologica istituzionale. Patrizio Pezzotti (Istituto Superiore di Sanità)
01:50:39 | Il caso degli USA. Alessandro Vespignani (North Heastern University, Boston)
02:13:31 | Dati e pandemia in Francia. Vittoria Colizza (Inserm, Parigi)
02:42:50 | Sorveglianza sanitaria, Ricerca e diritto alla riservatezza dei dati personali. Guido Scorza (Collegio del Garante per la protezione dei dati personali)
03:04:14 | Laura Margottini (Bureau of investigative journalism, Il Fatto Quotidiano)
03:05:43 | Il punto di vista del legislatore. Mariolina Castellone (Commissione Sanità e Istruzione, Senato)
Regione Lazio: l'attacco hacker di fine luglio e un portale open data che non c'è più
Nella notte tra il 31 luglio ed il 1 agosto 2021 un attacco informatico effettuato da Hacker al data center che ospita i sistemi informatici della nostra Società ha compromesso l’utilizzo del Sito, dei servizi e degli strumenti applicativi ivi presenti (fonte: Lazio crea).
Da fine luglio 2021 il portale open data della Regione Lazio, a causa del suddetto attacco, non è più attivo. Da circa 90 giorni, un'azienda, un/a ricercatore/trice, un/a studente, un/a cittadino/a, non può più accedere al patrimonio informativo di questa regione.
Lo sottolineiamo non per gridare allo scandalo, o per alzare cartellini, ma perché questa potrebbe essere l'occasione - sia a livello centrale, che periferico - per ragionare su sistemi che possano preservare, quanto meno fissare a un tempo vicino, queste banche dati. E a valle di questo investire quel capitale umano e di budget per realizzarli e mantenerli, un capitale adeguato alle priorità progettuali/politiche che le Pubbliche Amministrazioni vorranno assegnare al tema dei dati aperti.
Tre note correlate a tema:
in Francia c'è un progetto non ufficiale - opendatArchives - che fa "copia" delle banche dati aperte francesi;
Su Internet Archive, ci sono alcune pagine e file del portale della regione Lazio in copia (qui la copia di questo elenco in CSV, al 31 ottobre 2021);
Matteo Fortini (e altri, in lista Spagetti Open Data), da anni, ha sollevato il problema e fatto anche delle proposte di lavoro.
Il Linux Day 2021 è stato dedicato ai dati: pubblicati i video degli interventi
Sabato 23 Ottobre 2021 si è svolto il Linux Day. Quest'anno è stato dedicato alle:
informazioni che alimentano il software, ed alle loro infinite fonti, rappresentazioni, trasformazioni e utilizzi. Dati personali, dati pubblici, dati privati, dati rubati, dati liberi, big data, linked data, open data e dataset.
Alcuni link utili, per non perderti una ricchezza e varietà di interventi quasi irripetibile:
il programma;
la raccolta video degli interventi registrati;
tra questi, la presentazione di #datiBeneComune fatta per l'occasione.
È significativo come il tema dei dati abbia segnato questo evento. Ci sembra un elemento di maturità e di consapevolezza per tante/i di noi, che si dedicano a questi temi su vari fronti e a partire da culture e professionalità diverse.
🙏 Grazie a tutte le persone che hanno reso possibile questa giornata.
Open Data in Germania: la piattaforma per fare ricerche negli interventi parlamentari
Il 20 ottobre 2021 è stata lanciato il progetto "Open Parliament TV". Sono stati sviluppati processi e strumenti, per realizzare un approccio moderno all'indicizzazione e pubblicazione dei contenuti e dei discorsi del Bundestag (il parlamento federale tedesco). Il principio di base è la sincronizzazione delle registrazioni video con i verbali della plenaria, e la messa a disposizione di un ricco motore di ricerca testuale. I giornalisti - ma tutte e tutti - hanno a disposizione uno strumento che rende molto più facile trovare, condividere e citare i videoclip degli interventi. In pochi secondi, gli estratti pertinenti possono essere trovati in base a singole parole chiave o porzioni di frasi e poi integrati e citati in altri spazi.
La banca dati oltre a essere consultabile a schermo, è interrogabile anche tramite API.
La piattaforma software su cui è basata è open source e disponibile su GitHub.
Ci sembra un'idea bellissima, che si potrebbe implementare anche in Italia, grazie all'enorme patrimonio video raccolto dalle nostre Camere.
Governance dei dati: una guida dell'OCSE per migliorare l'accesso e la condivisione dei dati
L'OCSE ha appena pubblicato un documento con le raccomandazioni per migliorare l'accesso e la condivisione dei dati.
È una serie di principi e orientamenti politici concordati a livello internazionale, su come i governi possono massimizzare i benefici intersettoriali di tutti i tipi di dati: personali, non-personali, aperti, proprietari, pubblici e privati, proteggendo al contempo i diritti degli individui e delle organizzazioni.
Questa pubblicazione intende aiutare i governi a sviluppare politiche di governance dei dati, per sbloccarne i potenziali benefici attraverso e all'interno dei paesi, delle organizzazioni e delle comunità. Mira a rafforzare la fiducia nell'ecosistema dei dati, stimolare gli investimenti su essi e incentivarne l'accesso e la condivisione, e promuoverne l'accesso, la condivisione e l'uso in tutti i settori.
Il documento è disponibile qui.
Dati aperti con una prospettiva di genere: un reportage dall'Argentina
"Iniciativa Spotlight" è una partnership globale pluriennale tra l'Unione Europea e le Nazioni Unite, per eliminare tutte le forme di violenza contro le donne, entro il 2030.
Nell'ambito del suo sviluppo in Argentina, è stato redatto un reportage dal titolo "Dati con una prospettiva di genere e giustizia aperta: l'esperienza del Tribunale 10".
Il Tribunale Penale n. 10 della Città Autonoma di Buenos Aires (Tribunale 10) è importante, in Argentina, perché contribuisce a una migliore comprensione delle tipologie, forme e modalità di violenza di genere, rendendo disponibili le proprie informazioni in formati aperti e accessibili. Pubblica una banca dati con una prospettiva di genere, con l'obiettivo di rendere disponibile digitalmente, tutte le decisioni e sentenze del tribunale.
Il documento è in spagnolo, ma vale la pena fare lo sforzo di consultarlo. È pubblicato qui.
Un ottobre ricco di hashtag: #OpenAccessWeek, #EURegionsWeek e #NACIS2021
Questo ottobre ci sono stati settimane dedicate e eventi a tema dati, che hanno prodotto un tesoretto in termini di risorse online. C'è ovviamente da fare una scrematura, ma vi invitiamo a sfogliare questi 3 hashtag dedicati:
#OpenAccessWeek, la settimana dedicata all'accesso aperto, che promuove la condivisione e la diffusione del sapere scientifico attraverso il libero accesso ai risultati della ricerca;
#EURegionsWeek, la settimana europea delle regioni e delle città è un evento annuale di quattro giorni durante il quale le città e le regioni mettono in mostra la loro capacità di creare crescita e occupazione, attuare la politica di coesione e dimostrare l'importanza del livello locale e regionale per una buona governance europea.;
#NACIS2021, è il congresso della "North American Cartographic Information Society". Per chi ama le mappe, è punto di riferimento in termini di novità e stato dell'arte, a tema (qui c'è anche la playlist degli interventi).
Ma a proposito di mappe e di hashtag, oggi parte il #30DayMapChallenge 🌎: la sfida è quella di creare (e pubblicare) su Twitter elaborazioni cartografiche, utilizzando l'hashtag #30DayMapChallenge. Per tutto novembre, ogni giorno un tema diverso: si inizia con "Punti".
Ogni bambino sarà in grado di leggere, entro il 2030? Come World Bank ha fatto queste stime
World Bank ha creato un indicatore per stimare se un/a bambino/a sarà in grado di leggere e comprendere un testo breve entro i 10 anni: l'ha denominato "Learning Poverty".
João Pedro Azevedo, uno dei ricercatori che l'ha sviluppato, ha pubblicato un repository su GitHub, per mostrare quali dati sono alla base del calcolo, come si arriva a produrre l'esito finale, visualizzare i diagrammi di flusso di questo progetto e avere una panoramica delle variabili di ciascun dataset. In altre parole potrai replicare "a casa tua", questa analisi: ovvero Open Source, Open Science e Open Data.
Si tratta del lavoro di ricerca che c'è alle spalle del documento "Will Every Child Be Able to Read by 2030? Why Eliminating Learning Poverty Will Be Harder Than You Think, and What to Do About It".
A molti potrà sembrare un problema "piccolo" e quasi risolto. Ma vengono i brividi a leggere che nel 2019 il 53% di tutti i bambini dei paesi a basso e medio reddito non era in grado di leggere e comprendere un testo adeguato alla loro età.
Possiamo definire una mappa "globale", se in essa mancano un miliardo di persone?
In questo TED Talk del 2020 Rebecca Firth spiega come l'Humanitarian OpenStreetMap Team (HOT) stia utilizzando software open source e l'impegno di volontari/rie, per fare in modo che su una banca dati cartografica che vuole rappresentare il mondo, siano rappresentate tutte le persone.
È un TED molto bello, che evidenzia in pochi minuti e con efficacia comunicativa, alcune questioni etiche correlate alla raccolta e pubblicazione di dati.
Donata Columbro ti spiega il dato!
Non tutte le associazioni hanno il privilegio di avere tra le socie, un'autrice di libri, brava e che addirittura "ti spiega il dato".
Noi ce l'abbiamo: è Donata Columbro 💜!
Ha pubblicato da pochissimo un libro per "Quinto Quarto Edizioni", "per muoversi nella galassia delle informazioni senza avere paura di tabelle, assi cartesiani, mappe e infografiche".
Il libro è pensato per essere letto da tutte/i, ha uno stile narrativo che "ti ci fa stare bene dentro", un po' come se ti "portasse in braccio" verso l'esplorazione dei temi che tratta. Le illustrazioni di Agnese Pagliarini sostengono e rendono visibili le parole di Donata, per questo bel prodotto divulgativo/didattico. Molto consigliato!
Se vuoi saperne di più, uno dei tantissimi "contenitori" in cui ne ha parlato è questa puntata di "Radio 3 scienza" a cura di Elisabetta Tola.
Strumenti/risorse
Ecco un elenco di strumenti e risorse che abbiamo raccolto in queste settimane, che ci sembrano interessanti:
📚 una raccolta di risorse didattiche a tema dati, a cura del portale europeo sui dati aperti.
🧮 il portale open data della Corte di Cassazione francese, per consultare i documenti e creare avvisi personalizzati su ciò che interessa (che invidia);
🗺 Global Fishing Watch, la piattaforma online ad accesso aperto per la visualizzazione e l'analisi dell'attività umana in mare sulle navi. Basata su dati satellitari e machine learning;
🖼 Data Through Design (la galleria del 2020), è una mostra annuale che celebra le espressioni artistiche degli Open Data di New York City. Se ti vuoi cimentare è aperta la Call for Proposals;
🔧 VisiData, uno strumento di grandissima comodità per leggere, esplorare e analizzare dati tabellari a cui abbiamo dedicato una guida, fa il suo quinto compleanno. Il suo autore ne racconta, passato, presente e futuro in questo post;
📺 "Donne e dati: opportunità educative, culturali e professionali per la parità di genere" un evento organizzato dall'Urban Digital Center - InnovationLab Rovigo. Tra le relatrici Giorgia Lodi 💜;
🧮 Fogo Cruzado, una piattaforma digitale collaborativa e open source che raccoglie dati sulla violenza armata nelle regioni metropolitane di Rio de Janeiro e Recife;
🌳 Restor, una piattaforma di dati aperti basata sulla scienza, per supportare e connettere il movimento di persone che vuole ripristinare e conservare l'ecosistema terreste;
📄 Quali meccanismi istituzionali favoriscono o inibiscono la condivisione dei dati nel mondo della ricerca? Cosa dovrebbero fare le università e le riviste per migliorare le pratiche di condivisione di dati aperti? Una pubblicazione prova a rispondere a queste domande;
📱 vuoi sapere dove sono in questo momenti i satelliti della costellazione Copernicus? Ecco le app per Android e iPhone;
🦠 "What happened", un progetto collaborativo canadese per rispondere alla domanda "Cosa è successo (con il COVID-19)?". Gli output che si stanno costruendo sono un archivio per definire una timeline e dei dati "definitivi", raccogliere una raccolta di storie, definire schema dati standard e pubblicare un indice dei dati con i loro metadati (un catalogo);
📕 "How can we legislate for open contracting?" un report, una guida legislativa, sul come gestire gli appalti pubblici con al centro la trasparenza, l'efficienza e l'equità;
📕 “open data product”, un framework per la creazione di dati "buoni" e pronti per fare analisi;
🧮 pubblicata la mappa globale e i dati della copertura del suolo, con una risoluzione di 10 metri;
📺 "L'innovazione tecnologica al servizio del governo aperto", un webinar di Formez, focalizzato sui temi al centro del prossimo Piano d’azione nazionale per l'open government 2021 - 2023;
🧮 Il Ministero della Salute ha pubblicato i dati aperti al "EU Digital Covid Certificate" (i green-pass);
🌡"BeYond-COVID", un progetto che mira a rendere i dati COVID-19 accessibili agli scienziati nei laboratori, e a chiunque voglia utilizzarli, e reperibili nel portale europeo dei dati COVID-19. E a partire da questa esperienza, andare oltre, e farlo per dati relativi ad altri virus;
🎓 Vuoi trovare il bosone di Higgs con il tuo mouse? Lo puoi fare grazie a questa bellissima sezione didattica del CERN, dell'ATLAS Experiment;
🗺 "La cartografia 3D del duo italiano VizArt", un articolo per scoprire il lavoro di rielaborazione di carte del passato, tramite la composizione della cartografia tradizionale con dei modelli digitali del terreno;
📕 Per un oceano trasparente, ci vogliono dati aperti e FAIR. Una monografia dedicata.
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