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Le proposte di #datiBeneComune per il recepimento in Italia della direttiva europea sui dati aperti
Il recepimento in Italia della direttiva europea sul riutilizzo delle informazioni del settore pubblico continua il suo percorso nelle Camere del Parlamento Italiano. Qualche giorno fa - il 22 settembre 2021 - la Commissione permanente 1ª Affari costituzionali del Senato ha pubblicato il suo parere sul decreto legislativo: diversi dei punti derivano da queste note redatte da un gruppo di lavoro di #datiBeneComune.
Ci sembra essenziale che:
sia chiaro cosa poter fare, nel caso si riscontri un mancato rispetto delle norme;
sia modificata una porzione di testo legata ai dati aperti della ricerca, in modo da rimuovere un ostacolo nella forma e nella sostanza all'apertura dei dati e una incongruenza allo spirito della direttiva stessa;
sia definito un termine per la stesura delle regole tecniche;
una norma legata ai dati aperti, sia applicabile a dati di alto valore di grande interesse generale. Abbiamo proposto di inserirne alcuni importantissimi, che tanti vorrebbero da anni che fossero bene comune.
Anche alla Camera dei Deputati, è stato redatto un parere, abbastanza in linea con quello del Senato. 👏 Grazie mille alle persone che hanno redatto il documento che è stato inviato alle commissioni.
A proposito dei dati di alto valore segnaliamo lo studio ufficiale della Commissione Europea sul loro impatto. È un documento che paradossalmente è stato reso pubblico dopo la richiesta di accesso fatta da Access Info Europe (grazie), che proprio in questi giorni ha diffuso una lettera aperta alla Commissione per sollecitare il rispetto di uno degli impegni sottesi dalla direttiva: la pubblicazione dei dati relativi alle imprese e alla proprietà delle imprese.


La Commissione Europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione nell'ambito del recepimento della direttiva sui dati aperti
Aggiungiamo un'altra notizia a tema, perché la cronaca lo impone: ieri la Commissione Europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione nell'ambito del recepimento della direttiva sui dati aperti, inviando una lettera a Belgio, Bulgaria, Cechia, Spagna, Estonia, Croazia, Irlanda, Italia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Ungheria, Paesi Bassi, Austria, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia.
Questi stati membri avranno ora due mesi per rispondere alla lettera e adottare le misure necessarie.
Abbiamo chiesto di poter leggere la comunicazione inviata.


Open Data nella Pubblica Amministrazione: a che punto siamo?
Molte persone del "mondo" open data hanno avuto, hanno e avranno il piacere di incontrare Daniele Crespi. Ci piace sottolineare il momento in cui era responsabile del programma Open Data di Regione Lombardia, e le tante volte in cui ha mostrato, fatto capire, suggerito qualcosa di nuovo e utile a colleghe/i, aziende, civic hacker, ecc..
Ha scritto un post per fare (e forse farsi) il tagliando ai dati aperti e indica 8 fattori critici di successo:
un impegno di medio-lungo periodo
un team dedicato con continuità
processi automatici di pubblicazione, data quality e monitoraggio
sensibilizzazione e formazione
standard e documentazione
ascolto, apertura al mondo esterno
diversi modi di rappresentare il dato e di raccontarlo tramite le storie
una piattaforma con funzionalità avanzate
Il post è qui, e potete inviargli un commento nel tweet di sotto.

PNRR: i dati sulle assegnazione delle risorse soltanto in PDF
Circa una settimana fa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto di riferimento sul Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, con due tabelle interessanti:
quella sulle risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi assegnate alle singole Amministrazioni titolari degli interventi;
quella con i traguardi e gli obiettivi che concorrono alla presentazione delle richieste di rimborso semestrali alla Commissione europea, ripartiti per interventi a titolarità di ciascuna Amministrazione.
Queste informazioni però non sono pubblicate anche in qualche forma che ne renda immediata l'analisi e l'elaborazione, ma sono intrappolate in un PDF: sono soltanto da sfogliare a schermo.
Per questo su #datiBeneComune le abbiamo estratte e trasformate in foglio elettronico (special thanks to Lorenzo Perone).
Informa COVID: un progetto per comunicare in maniera trasparente ed efficace i dati Covid "locali"
Informa COVID è un progetto della comunità Open Data Sicilia. È una cassetta degli attrezzi contenente strumenti digitali gratuiti, messi a disposizione dei Comuni che vorranno aderire all'iniziativa, per fornire alla propria comunità un'informazione puntuale e di qualità.
La cittadinanza avrà a disposizione una dashboard interattiva, aggiornata dinamicamente, attraverso cui visualizzare l'andamento dei contagi della propria città. E avrà a disposizione ovviamente anche i dati.
È attivo da diverse settimane, e recentemente c'è stata una bella novità: tutti i Comuni della provincia di Caltanissetta sono in Informa COVID!
È un progetto che mostra che se ognuna/o fa la propria parte (la Pubblica Amministrazione e la cittadinanza), si possono ottenere risultati sorprendenti con uno sforzo non eccessivo.
Molti di noi fanno parte di OpenDataSicilia, ma non ci sentiamo per nulla in conflitto di interessi nel fare loro un 👏 grande plauso.


100 domande per sbloccare il potenziale dei dati
L'iniziativa 100 Questions - di The GovLab - ha l'obiettivo di definire le 100 domande più urgenti e ad alto impatto del mondo, a cui si potrebbe rispondere se i dati più pertinenti fossero sfruttati in modo responsabile.
La complessità delle sfide che il nostro mondo deve affrontare oggi - dal cambiamento climatico, alla reinvenzione del lavoro, dalla disuguaglianza economica, alla migrazione di massa - è senza precedenti e i nostri approcci politici e di risoluzione dei problemi sono troppo spesso insufficienti. Abbiamo bisogno sia di soluzioni innovative, che di innovazione nel modo in cui sviluppiamo le soluzioni.
Questi i domini su cui si sta sviluppando il progetto:
Ci sono tantissimi spunti per tutte le persone che vogliono cambiare "le cose", usando l'innovazione, i dati e la condivisione della conoscenza.
Il valore della condivisione dei dati
Questa breve animazione introduce la pratica della ricerca aperta, della condivisione dei dati e del valore di tutto questo.
Fa parte di una serie di materiali sviluppati dal UK Reproducibility Network su varie pratiche di ricerca aperta, pensati per essere presentati a un pubblico ampio e vario.
Pubblicati i primi dati aperti del progetto Open Maps for Europe
Open Maps for Europe è un progetto co-finanziato dall'Unione Europea per creare una raccolta di dati cartografici gratuiti e aperti, per più di 40 paesi europei, utilizzando mappe e dati geospaziali provenienti da fonti ufficiali nazionali. Sarà attivo sino alla fine del 2022 e ha da pochissimo rilasciato i primi dati (accessibili in download e/o come servizi):
mappa topografica continentale, alla scala 1:1.000.000;
mappa topografica di maggiore dettaglio, alla scala 1:250.000;
un mosaico di immagini satellitari, basato sui dati del programma Copernicus, con una risoluzione a terra di 10 metri.
I dati sono creati attraverso un sistema di produzione unico, secondo una serie di specifiche standard, in modo da essere armonizzati e con una qualità controllata.
Nel futuro è prevista la pubblicazione di dati catastali, ma al momento non ci sono molti dettagli in merito.


Perché i dati aperti sono importanti (in Kenia)?
Laura Mugeha è un'ingegnera geospaziale che ama vedere le persone intorno a lei, felici. Per farlo, condivide conoscenza e fa formazione a partire da dati e software aperti, perché se la cittadinanza e "chi decide" sono più informati e sanno usare strumenti per trasformare i dati in scelte, la qualità della vita sarà migliore.
Laura è una delle scienziate che descrivendo il loro lavoro e i loro interessi ispirano le giovani donne a perseguire una formazione STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica). Lo fanno in un bellissimo progetto dell'IRIS (Incorporated Research Institutions for Seismology)
Il rapporto annuale di Humanitarian OpenStreetMap Team
Humanitarian OpenStreetMap Team (HOT) è un team internazionale che si occupa di azioni umanitarie e sviluppo di comunità, attraverso la mappatura aperta.
Fanno in modo che siano raggiunte le persone che ne hanno bisogno tramite una mappa, mettono in mappa tutte le informazioni preziose in situazioni difficili, utilizzano le informazioni spaziali per creare consapevolezza e conoscenza e rafforzare legami tra persone, creano strumenti tecnologici per fare tutto questo.
La loro visione:
We are working towards a world where everyone is counted, Map data is accessible and used in decisions that save and improve lives, everyone can engage and contribute to the map
Hanno pubblicato il loro report annuale, con uno scrolly-telling (una storia che si racconta scorrendo la pagina) tutto da guardare e leggere.
Tra i temi del report di quest'anno "Genere, diversità e inclusione". Nella sezione dedicata la registrazione del webinar "#ChooseToChallenge: Sexism and Misogyny in the Open Mapping Ecosystem": quando le donne non si sentono al sicuro, invitate o accolte, ciò influisce sull'uso e l'utilità dei dati e perpetua la disuguaglianza di genere. Senza il contributo delle donne, le mappe sono incomplete.
Altro tema che ci ha stimolato vecchie e nuove riflessioni è quello del colonialismo nei dati e nel mappare:
People need to be aware of what happened in the past regarding colonialism and colonialism in data – we have data policies that are there for the interest of other people. But the local people and communities are left out. If we make it open, local communities can better protect themselves.
In ultimo, in questo ricchissima pubblicazione tutta da leggere, sottolineiamo la sezione denominata "Mappare la Pandemia". Durante il lockdown, è emerso che il miliardo di persone che vivono in comunità completamente o parzialmente non mappate rischiava di essere escluso dai programmi salvavita e non accedere all'assistenza sanitaria e ad altri servizi. Due le azioni principali che sono state attivate: 1️⃣ identificare dove vivono le popolazioni a rischio, identificare i dati mancanti sulle infrastrutture sanitarie come strutture, siti di test, farmacie , laboratori e centri di distribuzione delle risorse, 2️⃣ finanziare gruppi di mappatura locali, tramite micro contributi nei luoghi più a rischio.


La RAI e la divulgazione sul tema dati, dati aperti e innovazione sociale
Quello dei dati aperti, del loro valore e utilità è un tema sul quale sta aumentando la consapevolezza.
E questo è evidente anche nella programmazione RAI, che ha creato diversi video a tema. Tra questi:
RAI Scuola, Chi fa cosa con i dati, come e perché;
RAI Scuola, Storia, definizione e ontologia dei dati;
RAI Scuola, Big Data, big problems;
RAI Per il Sociale, Innovazione inclusiva, democratica e sostenibile;
RAI Per il Sociale, Open Data per l'inclusione.
Vale la pena "farsi un giro" su tutto ConverseRAI, che è dedicata a un mondo in cui il digitale deve essere "per tutte/i".


"Dati a chi?", arriva il Linux Day 2021, dedicato ai dati
Il Linux Day 2021 è dedicato alle informazioni che alimentano il software, ed alle loro infinite fonti, rappresentazioni, trasformazioni e utilizzi: dati personali, dati pubblici, dati privati, dati rubati, dati liberi, big data, linked data, open data e dataset.
Ci sarà anche #datiBeneComune 🙃
Internet Archive fa 25 anni: auguri e grazie!
Quando ci sembra che si "internet si spegne", spesso l'unica salvezza è Internet Archive, un enorme archivio pubblico e gratuito a disposizione di tutte/i noi.
In questi giorni fa il compleanno, e sapere che c'è e ci sarà, ci consente di immaginare il futuro di internet.
La trasparenza sui pagamenti ai governi delle aziende del settore petrolifero
Dall'anno 2013 delle leggi impongono a diversi paesi - Canada, Unione Europea, Norvegia, Regno Unito e Svizzera - di rendere noti gli importi che le aziende del settore petrolifero pagano ai governi ovunque operino. Da quando sono stati resi pubblici questi dati, il Natural Resource Governance Institute ha raccolto, ripulito e standardizzato i dati pubblicati ogni anno da centinaia di aziende e reso disponibile in questo sito.
È possibile sfogliare i dati per azienda o per stato, e attivare anche degli alert automatici personalizzati.
Le persone di NRGI lavorano in modo interessante e lineare: innanzitutto cercano e fanno copia di ogni rapporto divulgato dalle aziende non appena viene pubblicato (questo garantisce di avere una copia permanente nel caso in cui i rapporti scompaiano o vengano spostati). Quindi a partire da PDF, CSV e pagine Web, ecc. creano un unico formato standard, standardizzando e uniformano nomi di compagnie, progetti e stati (che vengono spesso pubblicati in modo diverso) e convertono tutti i valori di pagamento in dollari statunitensi. Infine i dati vengono resi disponibili in formato aperto sul loro sito.

Strumenti/risorse
Ecco un elenco di strumenti e risorse che abbiamo raccolto in queste settimane, che ci sembrano interessanti:
📖 The Third Wave of Open Data Toolkit, una guida di riferimento che ha identificato tra gli altri questi obiettivi: pubblicare con uno scopo, promuovere partnership, promuovere gli open data a livello subnazionale;
🏫"Perché è importante parlare di scuola media?", il rapporto di Fondazione Agnelli sulla scuola media, con Design e sviluppo a cura di Dataninja;
📉 il rapporto tra adulti in età lavorativa (20-64 anni) per ogni persona di età pari o superiore a 65 anni, è un indicatore alternativo per misurare il graduale invecchiamento della popolazione. Eurostat ha pubblicato da poco un aggiornamento;
🧮 il dataset delle sentenze (dal 1992 al 2021) della Corte Costituzionale della Colombia;
📖 l'analisi dell'impatto dei dataset di alto valore, previsti nella direttiva europea sui dati aperti. Un documento ufficiale molto interessante, diventato pubblico soltanto dopo una richiesta di accesso agli atti. Una delle ragioni previste per la mancata pubblicazione dei dati aperti è l'impatto economico che comporterebbe farlo: in questo documento alcuni esempi, che ispirano tante riflessioni;
📧 la lettera aperta ai/alle sindaci/che delle imminenti elezioni amministrative, in cui tra le priorità tecnologiche a cui porre attenzione, c'è quella ai dati aperti, la loro pubblicazione e valorizzazione. Un tema questo ancora troppo poco sviluppato a livello "locale";
📺 i video della della Open Data Science Conference 2021;
📡 una raccolta di casi d'uso dei dati del Progetto Copernicus (dati aperti da osservazione satellitare della Terra), che mostra come possano essere d'aiuto a persone, governanti, ricercatori e aziende;
🌐 WHOIS History Search, un tool che pesca informazioni da un archivio di richieste WHOIS;
📷 ExifTool, un'applicazione a riga di comando per leggere e modificare i metadati di una grande quantità di formati;
🏙 Open Buildings, 46 gigabyte di dati aperti sugli edifici per supportare applicazioni di utilità sociale in Africa;
📡 esprimi la tua creatività con i dati della Nasa, il 2 ottobre parte lo Spase Apps Challenge hackathon;
🚴♀️la polizia di Berlino pubblica da poco i dati aperti sui furti di bici in città;
🗺 Francia, i dati catastali aperti 2021. Ebbene sì, esistono i dati catastali in open data;
👩🏫 un nuovo corso di World Bank: "Realizing the full potential of data to transform the lives of poor people";
📧 la newsletter sui dati aperti in America Latina, a cura di ILDA;
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