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🔍 La qualità dei dati della pubblica amministrazione: un diritto che si può pretendere
Tanti dei dati che la Pubblica Amministrazione (PA) rende disponibili sono di scarsa utilità e interesse perché di poca qualità: spesso non sono aggiornati, completi, facilmente consultabili o accessibili.
La Delibera n. 495 del 25 settembre 2024 dell'Autorità Nazionale Anticorruzione e in particolare l'Allegato 4 Istruzioni operative introducono un cambiamento significativo: il diritto di avere dati di qualità.
Il testo si riferisce ai dati pubblicati nella sezione Amministrazione Trasparente, presente in tutti i siti della PA, che raccoglie documenti e informazioni per garantire la trasparenza e il controllo dell'operato delle PA.
Il documento chiave è proprio l'allegato 4, dal titolo "Istruzioni operative per una corretta attuazione degli obblighi di pubblicazione ex d.lgs. 33/2013" (Decreto Legislativo 33/2013, noto anche come "Decreto Trasparenza").
Tanti i punti di interesse contenuti. Qui ne sottolineiamo alcuni.
Sono definiti i requisiti di qualità - non le raccomandazioni - per i contenuti da pubblicare:
i dati non devono essere parziali;
vanno pubblicati tempestivamente e costantemente aggiornati;
devono essere chiari e di semplice consultazione;
devono essere accessibili, comprensibili e disponibili in formati aperti, senza restrizioni per il riutilizzo.
Le Istruzioni operative, oltre a definire tali requisiti di qualità, introducono processi di validazione che verificano l'accuratezza e la conformità dei dati prima della pubblicazione, e meccanismi di controllo per garantire il mantenimento degli standard nel tempo.
Infine il punto più importante: la qualità diventa un diritto esigibile. Se la qualità dei dati pubblicati non soddisfa i requisiti definiti dalla Delibera (e relativi allegati), ogni persona potrà far valere il proprio diritto attraverso l'accesso civico semplice, uno strumento introdotto dal legislatore per garantire la trasparenza e l'accuratezza delle informazioni (se non sai cosa sia, fai click qui).
La suddetta delibera è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 21 gennaio 2025, n. 16.
La norma, anche in precedenza, sicuramente non intendeva favorire la pubblicazione di dati frammentati, incompleti, incoerenti o non aggiornati. È però significativo sia avere un riferimento più chiaro, che permettere alla cittadinanza di richiedere dati di qualità attraverso un accesso civico semplice.
Certo, per ottenere la qualità, serviranno persone disposte a fare richieste e a dedicare tempo alla cosa. Perché nella pratica significherà inviare una PEC al responsabile della trasparenza, sollecitare se non arriva risposta, scrivere all'OIV se il silenzio persiste e, se ancora nulla si muove, rivolgersi ad ANAC. E nel frattempo saranno passati mesi.
Beato il paese che non ha bisogno di persone con tempo a disposizione!
🫤 I dati su omicidi volontari e violenza di genere non vengono più aggiornati
Il Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale cura da anni una pagina dedicata al monitoraggio e all’analisi dell’andamento dei reati riconducibili alla violenza di genere. L’aggiornamento era settimanale e ne avevamo parlato nel numero #10 di “Liberiamoli tutti!”.
Più di un anno fa, avevamo chiesto al servizio di pubblicare questi dati anche in formato CSV. Da allora la pubblicazione avviene anche in questo formato, ma con alcune criticità: i file sono piuttosto problematici, i dati sono molto aggregati e manca una serie temporale completa.
L’ultimo aggiornamento è al 7 gennaio 2025.
È un tema che meriterebbe molta visibilità, chiarezza e leggibilità, che si sviluppa spesso in contesti di relazioni violente, criminali e opache.
Accedere a dati di qualità non risolve il problema, ma aiuta a comprenderlo e quindi ad affrontarlo con maggiore consapevolezza.
Un conto è avere dati “brutti” o incompleti, un altro è non averli affatto.
Abbiamo chiesto conto agli uffici e speriamo di avere presto una risposta.
👌 I dati aperti diventano “popolari”: le FAQ nel portale sul PNRR
Alla fine del 2024 è arrivata una piccola grande novità: in un sito dedicato a un tema di interesse, che riguarda un po’ tutte le persone che vivono in Italia, nel sito informativo del più grande progetto di finanziamento europeo ricevuto dal nostro paese, è apparsa la sezione open data nelle FAQ.
Evidenziamo questa cosa perché troppo spesso la pubblicazione di dati aperti si sostanzia in un formalismo tecnologico, che si limita alla pubblicazione dei dati e quando va bene sono corredati di una descrizione e di una o più categorizzazioni.
E si usano modalità per lo più “leggibili” da un pubblico specializzato, che non li rendono un vero bene comune.
Avere una sezione dedicata sulle FAQ (le domande più frequenti) di Italiadomani - il sito del Governo Italiano dedicato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - “normalizza” l’accesso a questi dati, e si fa un passo in avanti importante, che speriamo crei emulazione in altri progetti della Pubblica Amministrazione.
Perché come ha scritto Andrea Borruso su Parallasse - la newsletter di Scomodo per un giornalismo sano e di qualità - è necessario anche averi dei dati che sia anche machine to human, che siano comprensibili e leggibili anche dalle persone. O come ha scritto
nella sua newsletter “Descrivere bene i dati è importante quanto renderli pubblici”.🟦 Seguire il tema dei dati aperti sui social network: il nostro feed su Bluesky
Come vi abbiamo già raccontato, Paola Chiara Masuzzo ha creato per onData una pagina (in realtà un feed) per seguire il tema dei dati aperti su Bluesky, in (quasi) tutte le lingue.
Quando l’ha fatto, questo social era ancora troppo di nicchia. Venivano fuori contenuti interessanti, ma era aggiornato non di frequente e sempre da un gruppo ristretto di persone.
Oggi che più di 25 milioni di utenti (un anno fa ne aveva poco più di 2), è diventato ancora più interessante, ed è spesso una fonte preziosa per scoprire progetti e soprattutto persone che alimentano la cultura del dato e della conoscenza aperta.
In queste ore ad esempio è possibile leggere:
delle foto open data di alcune webcam del Canada;
l’invito a inviare articoli, per una edizione speciale della rivista Aperture Neuro, focalizzata sull'importanza e le sfide legate all'uso di dataset aperti nel campo delle neuroscienze;
l’elaborazione dei dati meteo aperti in Spagna;
un programma che mira a incentivare l'uso dei big data nella ricerca scientifica, compresi i big open data;
il portale dei dati aperti dei tribunali amministrativi in Francia.
E tantissimo altro, ovviamente anche cose brutte e noiose :)
🧮 I dati sulle cabine primarie della rete elettrica nazionale
In una discussione sul forum ufficiale della comunità di sviluppatori dei servizi pubblici Italiani, nella sezione Dati e open data, Francesca Cella chiedeva di poter accedere ai dati delle cabine primarie della rete elettrica nazionale.
Faceva riferimento ai dati pubblicati da GSE (Gestore Servizi Energetici) in questa mappa e anche a quelli analoghi pubblicati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
I dati pubblicati nella mappa di GSE non erano pubblicati a nostro avviso in modalità adeguate (non scaricabili, ma soltanto visualizzabili) e con una licenza inadeguata.
Abbiamo fatto allora una segnalazione al Difensore Civico per il Digitale, e dopo un po’ di tempo GSE ha abilitato il download dei dati.
Grazie Francesca!
📺 Webinar: dal tecnocivismo alla cittadinanza digitale
Fiorella De Cindio e Andrea Trentini sono gli autori del libro “Dal Tecnocivismo alla Cittadinanza Digitale Download”.
Il libro è indirizzato a tutti coloro – studenti, cittadini, attivisti, amministratori locali, progettisti informatici, politici – che vogliono (ancora!) provare a rispondere positivamente alla crescente necessità di applicare le tecnologie digitali per migliorare la partecipazione, la democrazia e la politica.
È stato pubblicato a settembre del 2024 ed è rilasciato anche con licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-SA 4.0).
Ma acquistarlo è un modo per sostenere questi temi e le persone che se ne prendono cura.
Se prima di farlo, ne volete sentire parlare, vi consigliamo questo webinar.
📊 Our World in Data è sempre più bello
Our World in Data ha introdotto nuove funzionalità che semplificano il download e l'accesso ai dati presenti sul sito.
Tra queste, la nuova Chart Data API si distingue per le opportunità che offre in termini di utilizzi e automazioni. È già disponibile una documentazione completa, insieme ad esempi pratici con notebook su Google Colab e Observable. In futuro è prevista un’espansione dell’API, che consentirà di accedere non solo ai dati sottostanti ai grafici, ma anche a quelli presenti nella sezione Data Explorer.
Lo guardi e vorresti così tutti i portali open data!
🫶 Piccole soddisfazioni
Per segnalare fatti, cose e persone, che ci hanno restituito piccole soddisfazioni
➡️ Riccardo Saporiti, che su Wired ha scritto un pezzo sulle carceri italiane, grazie ai dati che abbiamo reso disponibili;
➡️ Denni Angemi, che apprezza il nostro lavoro sulle linee guida open data in formato HTML;
➡️ #DatiBeneComune è citata su Wikipedia, nella pagina sul Superbonus 110%. Grazie Martina Esposito;
Strumenti/risorse
📖 Una guida all'arte e alla scienza della data visualization pubblicata dalla Royal Statistical Society.
📖 Un libro gratuito sull'analisi dati per discipline umanistiche utilizzando Python
🔧 the {messy} package, uno strumento un po’ matto, che trasforma dei dati “puliti”, aggiungendo casualmente del disordine, per creare dati più simili a quelli che si trovano nel mondo reale.
🔧 DataSonifyer: uno strumento web per creare Data Sonification con i propri dati.
🌡️Quanto siamo vicini a un aumento delle temperature globali di 1,5°C? Ce lo dice il C3S Global Temperature Trend Monitor di Copernicus.
🎓 L'Open Visualization Academy è un archivio open source sul design dell'informazione e sulla visualizzazione dei dati, che sarà disponibile nei prossimi mesi.
📺 La playlist YouTube di PyCon US 2024.
🔧 Color Buddy, un tool interattivo per la creazione di palette colori per la data visualization.
📊 Il machine learning per stimare il PIL pro capite di Europa e Nord America negli ultimi 700 anni.
🧮 Il progetto SIREN: un'iniziativa di citizen science dove volontari sulla piattaforma Zooniverse stanno digitalizzando gli Annali Idrologici del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale.
📊 ArXiv Data Map, una mappa dei paper su ArXiv realizzata attraverso la libreria DataMapPlot.
🧮 Climate—Conflict—Vulnerability Index, mappa i rischi globali integrando i pericoli climatici e i conflitti, con le vulnerabilità locali. Tutti i dati sono disponibili con licenza creative commons e la metodologia è spiegata in dettaglio sul sito web